mercoledì 28 giugno 2017

Come fare i Waffles in casa

I Waffles o Gaufres o Waffel sono delle cialde morbide tipiche dei paesi nordici con la classica decorazione a nido d'ape. Questi dolcetti vengono cotti su delle apposite piastre che gli conferiscono l'aspetto grigliato e li rendono croccanti fuori e morbidi dentro.
La loro origine risale persino all'antica Grecia, diventando poi nel tempo uno dei simboli gastronomici più noti in Belgio.
Ad oggi i Waffles sono popolari in tutto il mondo e si consumano solitamente a colazione o merenda o anche come street food abbinandoci marmellata, creme, sciroppo d'acero, miele, gelato, frutta, yogurt o semplicemente con dello zucchero a velo, ma talvolta vengono anche abbinati a sapori salati.
Sono semplicissimi da fare in casa, purché si abbia l'apposita piastra per prepararli.


Ingredienti:
2 uova
80 gr di zucchero semolato (meglio ancora perlato)
180 gr di farina 00
50 gr di burro
180 ml di latte
½ cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di vanillina

Preparazione:
Dividere i tuorli dagli albumi e montare quest'ultimi a neve con lo sbattitore elettrico.
In una ciotola a parte sbattere i tuorli con lo zucchero e la vanillina fino ad ottenere un composto bello spumoso.
Poi combinare il burro fuso ma raffreddato, la farina setacciata con il lievito e unire a filo il latte.
Infine aggiungere anche gli albumi montati a neve e mescolare con cura dal basso verso l'alto.
Far riposare 5 minuti la pastella e nel frattempo scaldare la piastra.
Versare al centro della piastra la pastella e far cuocere seguendo le istruzioni riportate nell'apparecchio***, solitamente sui 5 minuti.

Francesca Maria
♥♥♥

*** Potete trovare le piastre per preparare i Waffles nei migliori negozi per la casa oppure anche online su Amazon: QUI.

[immagini via web]

1 commento:

Macina Caffè ha detto...

Non sono mai stata in Belgio (per ora almeno ;) ), ma nel mio tour di qualche anno fa in Usa sono stati immancabili compagni delle mie colazioni. Quanti ricordi...
E così carini i tuoi, sembrano proprio dirmi "Mangiami!" e mi sa che sono della giusta dimensione dell'"uno tira l'altro", vero?

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